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Con centinaia di manifestazioni ed eventi di respiro internazionale al via le celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci

Se nella nostra storia c’è un personaggio che merita di essere definito “genio assoluto”, non c’è dubbio alcuno che questi possa essere proprio Leonardo da Vinci.
Pittore, scultore, inventore, ingegnere militare, scenografo, anatomista, pensatore, uomo di scienza: Leonardo è l’archetipo dell’uomo del Rinascimento, di cui incarna l’aspirazione di conoscenza del reale attraverso la ragione e l’esperienza; ma non solo, il suo genio creativo e la sua insaziabile curiosità, rappresentano qualcosa di universale: l’innato desiderio dell’uomo di superare i propri limiti.

Il fitto programma d’iniziative per celebrarne il cinquecentenario dalla morte (2 maggio 1519), si sta delineando in tutta Europa, Italia e Francia in testa, anzi in alcuni casi è già cominciato.

In Italia, sotto la supervisione e la guida del “Comitato per l’anno di Leonardo da Vinci”, istituito dalla legge 153 dell’ottobre del 2017 e insediatosi nel febbraio 2018, avremo un ricco calendario di appuntamenti (80 quelli che hanno ricevuto il patrocinio ufficiale).

Andiamo con ordine e cerchiamo di capire cosa ci aspetta tra le decine di mostre ed eventi, cominciando dalla Toscana, terra che ha dato i natali a questo genio.

Firenze, nell’Aula Magliabechiana degli Uffizi, già dallo scorso ottobre è stata inaugurata la mostra Il Codice Leicester di Leonardo da Vinci. L’Acqua Microscopio della Natura, che ha riportato in Italia, per la seconda volta dopo l’esposizione del 1982, il prezioso manoscritto già noto come Codice Hammer.
La mostra, a cura di Paolo Galluzzi, si avvale di un innovativo sussidio multimediale, il Codescope; l’utilizzo delle nuove tecnologie permette al visitatore di sfogliare direttamente i singoli fogli su schermi digitali, accedere alla trascrizione dei testi e a molteplici informazioni sui temi trattati.
Oltre al Codice Leicester, l’esposizione offre alcuni spettacolari disegni originali e fogli presi da codici relativi a Leonardo e ai suoi studi di straordinaria importanza come ad esempio il Del moto et misura dell’acqua dalla Biblioteca Apostolica Vaticana, (la silloge seicentesca di disegni sulla natura e sui moti dell’acqua tratti dai manoscritti vinciani), il famoso Codice sul volo degli uccelli, eccezionalmente concesso in prestito dalla Biblioteca Reale di Torino. Infine, due preziosi bifolii del Codice Arundel della British Library, con rilievi del corso dell’Arno nel tratto fiorentino, dove sono indicate puntualmente posizione e misure dei ponti allora esistenti.

Sempre a Firenze il Museo di Galileo ha in calendario un cospicuo programma. Oltre ai tanti riferimenti all’ingegno del grande Maestro che faranno parte delle celebrazioni, segnaliamo il convegno dal titolo Leonardo: l’universo dei manoscritti (ottobre 2019), la mostra dal titolo La Biblioteca di Leonardo (maggio – settembre 2019) e la mostra Leonardo e il moto perpetuo (maggio 2020), in collaborazione con il Birkbeck College – University of London.

In aggiunta a questi eventi, il capoluogo toscano ospiterà altri appuntamenti. Tra gli altri ricordiamo le mostre Leonardo e Firenze dal 25 marzo al 24 giugno 2019, che sarà ospitata all’interno della prestigiosa cornice della Sala dei Gigli di Palazzo Vecchio e quella che si terrà dal 13 settembre al 15 dicembre 2019 presso il complesso di Santa Maria Novella nell’ Ex- refettorio dal titolo Leonardo da Vinci e la botanica.
A corollario delle manifestazioni il Firenze Light Festival, che tra il dicembre di quest’anno e il gennaio del 2019 darà una nuova luce ai monumenti e alle piazze della città, la rassegna sarà ispirata alla genialità di Leonardo da Vinci. L’evento proporrà video-mapping, proiezioni, giochi di luce, installazioni artistiche, attività educative, visite speciali nei musei, spettacoli e incontri culturali.
Rimanendo in Toscana non poteva mancare anche Vinci, luogo leonardiano per eccellenza, qui si terrà dal 15 aprile al 15 ottobre 2019 la mostra Leonardo da Vinci. Alle origini del Genio, incentrata sul legame di Leonardo con la sua città natale e sulle suggestioni che la terra d’origine offrì al suo percorso di artista, tecnologo e scienziato.

In quest’ottica, saranno presentati alcuni documenti dell’Archivio di Stato di Firenze, fondamentali per la ricostruzione delle primissime vicende della vita del Vinciano, e il primo disegno conosciuto realizzato da Leonardo, il Paesaggio (foto a seguire), datato 5 agosto 1473, conservato presso il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi di Firenze. Di grande suggestione all’interno della sezione biografica, l’esposizione del registro notarile del bisnonno di Leonardo sul quale, all’ultima pagina, il nonno Antonio da Vinci annotò la nascita, dopo quella dei suoi figli, del primo nipote, Leonardo.
Vinci sarà inoltre una delle tappe della 1000 Miglia 2019, dove la carovana passerà venerdì 17 maggio 2019.

Altre manifestazioni di rilievo sono previste ad Anghiari (Ar) dove, il museo dedicato all’omonima battaglia dal 1 settembre 2019 al 12 gennaio 20 ospiterà la mostra Dall’opera di Leonardo da Vinci alla Serie Gioviana degli UffiziPrato dove già dallo scorso ottobre e fino al prossimo marzo la Fondazione Museo del tessuto ha organizzato Leonardo da Vinci e il tessuto: l’ingegno nelle macchine tessili.
Per chiudere questa rassegna la Fondazione Rossana & Carlo Pedretti tra le altre cose, ha organizzato dal 2 maggio al 2 agosto 2019 Leonardo da Vinci: apparati scenici, feste e costumi (tit. prov.).

In Italia, Milano farà la parte del Leone. Del resto, nessun’altra città ha avuto come il capoluogo lombardo il privilegio di una presenza di Leonardo così lunga e feconda. Un legame durato circa vent’anni, un connubio che va ben oltre il titolo del palinsesto d’iniziative che la città dedica al cinquecentenario della morte del genio più eclettico della storia.

Sotto la supervisione del “Comitato di coordinamento Milano e l’eredità di Leonardo15192019” alcune manifestazioni sono già cominciate. Lo scorso luglio si è aperta la Leonardo da Vinci Parade, rassegna organizzata dal Museo della Scienza e della Tecnologia che ha presentato un percorso tra arte e scienza, esponendo i modelli più rappresentativi delle macchine di Leonardo realizzate in occasione dell’apertura al pubblico del Museo nel 1953 (allora si celebravano i 500 anni dalla nascita).

Il programma degli eventi dedicati a Leonardo è inevitabilmente collegato anche all’Ultima cena, conservata nel refettorio di Santa Maria delle Grazie. In prossimità della chiesa il Polo Museale della Regione Lombardia, ha già allestito dallo scorso 13 ottobre (fino al 13 gennaio 2019) la mostra Leonardo da Vinci: prime idee per l’Ultima cena, con cui si intende offrire al pubblico la possibilità di osservare e studiare anche i disegni preparatori dell’opera più mistica del pittore toscano, così da scoprirne il tortuoso processo creativo e anche il risultato finale.

Le celebrazioni vere e proprie prenderanno il via il prossimo 2 maggio e dureranno fino al gennaio 2020. Si comincerà dal Castello Sforzesco, vero e proprio centro propulsivo di tutte le attività, qui grazie alla riapertura della Sala delle Asse sarà possibile ammirare da vicino lo straordinario lavoro di Leonardo, la cui attività decorativa fu portata a termine nel 1498. Dalle passerelle saranno visibili i lavori di restauro appena ultimati e le tracce di disegno preparatorio con carbone a secco o pennello, raffiguranti sfondi paesaggistici di enorme impatto.

Le sale del Castello Sforzesco saranno però sede di altri due progetti.
All’interno della Cappella Ducale la mostra Leonardo e la Sala delle Asse tra Natura, Arte e Scienza, in programma dal 16 maggio al 18 agosto 2019, consentirà di individuare e approfondire le relazioni iconografiche e stilistiche tra le decorazioni artistiche della Sala delle Assi e la cultura figurativa di altri maestri di ambito toscano, dei Paesi d’Oltralpe e della stessa Milano.
Dal 2 maggio 2019 al 2 gennaio 2020 un percorso multimediale, allestito nella Sala delle Armi, ci condurrà in un viaggio spazio-temporale nella Milano rinascimentale di Leonardo, facendo rivivere la città così come doveva apparire ai suoi occhi durante i suoi soggiorni milanesi. Grazie all’utilizzo delle moderne tecnologie nel percorso sarà inserita una mappatura visiva georeferenziata di quanto ancora si conserva di quei luoghi, sia in città che all’interno di musei, chiese ed edifici del territorio.

La Veneranda Biblioteca Ambrosiana, che è di certo il luogo più significativo legato alla presenza del Maestro a Milano, parteciperà al già ricco palinsesto con ben quattro mostre, inserite nel progetto Leonardo e la sua Scuola nelle collezioni dell’Ambrosiana.
Il ciclo espositivo si aprirà a dicembre fino a febbraio del 2019 con Leonardo e il suo lascito, gli artisti e le tecniche, una mostra, a cura di Benedetta Spadaccini, dedicata ai disegni realizzati da Leonardo e dagli artisti della sua cerchia.
Si proseguirà dal maggio al giugno 2019 con Il meglio del Codice Atlantico. Leonardo ingegnere, architetto e scienziato, a cura del Collegio dei Dottori della Veneranda Biblioteca Ambrosiana. La mostra proporrà alcuni tra fogli più rappresentativi del manoscritto conservato dalla prestigiosa istituzione: dagli studi ingegneristici e militari, ai progetti architettonici, fino ai celebri studi per la macchina volante, ripercorrendo la carriera dell’artista nella sua quasi totalità, dagli anni fiorentini fino all’ultimo periodo trascorso in Francia al servizio di Francesco I.

Proprio su questo tema si concentrerà la terza rassegna dal titolo I disegni del Codice Atlantico del periodo francese, la mostra, a cura di Pietro C. Marani, dal luglio al settembre 2019 presenterà una selezione di 23 fogli del manoscritto databili al soggiorno francese di Leonardo. Dalla fine di settembre (o primi di ottobre) fino al gennaio 2020, il ciclo espositivo si concluderà con una seconda mostra dedicata ai fogli più celebri del Codice, in continuità con la precedente e sempre curata dal Collegio dei Dottori della Veneranda Biblioteca Ambrosiana.

palazzo Litta, dall’autunno 2019, con la mostra La corte del gran maestro. Leonardo da Vinci, Charles d’Amboisee il quartiere di Porta Vercellina, Milano omaggerà la figura del mecenate Charles d’Amboise amico e protettore di Leonardo. L’edificio ospiterà due fogli del Codice Atlantico nei quali Leonardo tracciò il disegno dell’isolato della sua residenza milanese (l’attuale Palazzo Litta), la mostra in questione ricostruirà attraverso materiale ottocentesco inedito l’aspetto del quartiere di Porta Vercellina (corso Magenta) ai tempi di Leonardo.

Tra novembre e dicembre 2019, l’Ente Raccolta Vinciana, in collaborazione con Mibact e Comune di Milano, organizzerà a Palazzo Reale un convegno internazionale di studi sull’ultimo decennio della vita di Leonardo, con lo scopo di approfondire le sue attività, le sue ricerche teoriche e i suoi diversi committenti fra il 1510 e il 1519. L’intento dichiarato è quello di mettere a fuoco il rapporto tra le attività teoriche dell’artista e il fallimento dei progetti pittorici, architettonici e tecnico-ingegneristici che gli furono affidati.
Sempre Palazzo Reale parteciperà alle celebrazioni del cinquecentenario con due progetti espositivi di grande valore scientifico: il primo dal 4 marzo al 23 giugno 2019 dal titolo Il meraviglioso mondo della natura prima e dopo Leonardo offrirà un approfondimento su come il genio vinciano abbia modificato la percezione della natura in Lombardia. Il secondo, intitolato La cena di Leonardo per Francesco I: un capolavoro in seta e argento, in programma dal 7 ottobre 2019 al 23 gennaio 2020, presenterà, per la prima volta dopo il restauro, la copia delCenacolodi Leonardo realizzata ad arazzo tra il 1505 e il 1510 su commissione di Francesco I e consorte, di cui rimane ancora ignota l’identità dell’autore del cartone.

Milano, declinando compiutamente la sua vocazione alla contemporaneità, dedicherà a Leonardo non solo mostre ed eventi. Al programma delle celebrazioni che si terranno nel capoluogo lombardo concorreranno, infatti, anche le istituzioni e i soggetti cittadini del mondo teatrale, a partire dal Piccolo Teatro di Milano che ha in cantiere tre progetti speciali: Il miracolo della cena, produzione che vedrà nell’autunno 2019 l’attrice Sonia Bergamasco leggere, sia al Museo del Cenacolo Vinciano che al Teatro Grassi, scritti, appunti e note di Fernanda Wittgens.
Un secondo spettacolo sarà dedicato all’Ultima Cena e al suo restauro dopo le profonde ferite belliche. Un’altra produzione, in scena nel gennaio 2019, sarà dedicata ai ragazzi e alla passione per il volo: Il volo di Leonardo, appunto scritto, diretto e interpretato da Flavio Albanese, racconterà la vita, le peripezie, i miracoli e i segreti del più grande genio dell’umanità e, soprattutto, la ragione della sua voglia di volare.

Il fitto programma di mostre ed eventi italiani non finisce qui, tra i numerosissimi appuntamenti ricordiamo quelli che si terranno a Roma, dove dal marzo all’agosto del prossimo anno le Scuderie del Quirinale ospiteranno la mostra Leonardo da Vinci. Scienziato e inventore (Tit provv.). Sempre a Roma, tra aprile e settembre, la fondazione Primoli ha organizzato presso l’Accademia Nazionale dei Lincei la mostra Leonardo a Roma. Influenza ed eredità.

Torino, per chi non fosse riuscito a visitare la mostra Intorno a Leonardo, conclusasi lo scorso settembre, l’Autoritratto di Leonardo (foto in alto) verrà nuovamente esposto al pubblico a breve nella prestigiosa sede dei Musei Reali.

La dimensione universale di Leonardo emerge chiaramente anche in quello che si sta preparando in altri paesi del vecchio continente. 
Se in Italia sarà Milano a recitare la parte più importante in Europa sarà la Francia, per il numero e il prestigio delle manifestazioni in programma ad avere un ruolo di primo piano, ne riportiamo solo alcune.
Leonardo da Vinci e la Francia, un rapporto solido che ha attraversato i secoli per giungere intatto sino al presente; ed è con l’ambizioso scopo di rinnovare questo legame che il Comité de pilotage della Valle della Loira ha organizzato il Viva Leonardo da Vinci! 500 anni di Rinascimento nel Centro-Valle della Loira, un tour, che ha già preso il via dallo scorso settembre e che fino al gennaio 2019 toccherà undici nazioni e tre continenti, un viaggio sulle orme del talento universale del Rinascimento, che  ha l’intento di far rivivere lo spirito di quell’ epoca.
Restiamo nella Valle della Loira e nello specifico ad Amboise, dove Leonardo trascorse i suoi ultimi tre anni di vita prima di morire. Questa località sarà al centro di una nutrita serie di appuntamenti. Dal 2 maggio al 31 agosto 2019, nel castello della città sarà ospitata l’installazione dal titolo 1519, Morte di Leonardo da Vinci: la costruzione di un mito.  Anche Clos Lucé, dimora della quale Francesco I omaggiò il suo protetto, renderà omaggio al suo illustre inquilino. Dal 18 giugno e sino alla fine dell’anno il castello ospiterà la mostra Da Clos Lucé al Louvre, i tre capolavori di Leonardo da Vinci.

Nel suo soggiorno francese Leonardo ebbe un rapporto privilegiato con Francesco I, insieme progettarono una sorta di città ideale che poi divenne il castello di Chambord. Il da Vinci non vide la fine dei lavori, ma diede il suo impulso per la realizzazione della famosa scala a doppia elica.
Proprio Chambord, simbolo del rinascimento francese, è uno dei luoghi più adatti per  comprendere il genio leonardesco. Qui da maggio a settembre 2019  si svolgerà una competizione internazionale di architettura che prenderà spunto da due approcci: il passato rinascimentale e la storia del castello e il futuro in cerca di utopica città del XXI secolo. Sempre a Chambord saranno proposte, un approfondimento sui materiali di costruzione del castello, una mostra sullo spirito dell’umanesimo e, per concludere, un festival musicale dal 28 giugno al 13 luglio 2019.

Dalla Valle della Loira ci spostiamo a Parigi e più precisamente al museo del Louvre, qui, dove sono già esposte diverse opere di Leonardo, tra le quali La Gioconda e la Vergine delle rocce, le celebrazioni saranno in grande stile, qui sarà allestita dal 24 ottobre 2019 al 24 febbraio 2020 una mostra che si preannuncia davvero eccezionale, ideata con “L’obiettivo  di raccogliere il maggior numero di opere di Leonardo“, ha più volte dichiarato Jean-Luc Martinez, direttore del museo.
Grazie ad un accordo italo-francese siglato lo scorso 2017 molti capolavori di Leonardo andranno ad arricchire la mostra parigina, nello specifico: la Scapigliata (Galleria nazionale di Parma), l’Uomo Vitruviano e i sei studi per la perduta Battaglia d’Anghiari (Galleria dell’Accademia di Venezia), Ritratto di Musico (Pinacoteca della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano), il San Girolamo (Musei Vaticani) e l’Annunciazione (Uffizi di Firenze ).
La prestigiosa istituzione museale transalpina si sta preparando ad accogliere lo stuolo di appassionati e curiosi che arriveranno a Parigi con un vero e proprio asso nella manica: l’esposizione del famoso Salvator Mundi. L’opera, acquistata lo scorso anno dal Dipartimento di Cultura e Turismo di Abu Dhabi alla cifra astronomica di 450 milioni di dollari, è considerata la più grande scoperta artistica del XXI secolo. Il dipinto, raffigurante un Cristo benedicente, ha alle spalle una storia controversa che passa anche attraverso un lungo dibattito sull’attribuzione che ha coinvolto i più grandi studiosi di Leonardo al mondo; ma la sua presenza alle celebrazioni dedicate a Leonardo ad oggi è avvolta in un fitto mistero. Il dipinto doveva essere esposto il 18 settembre scorso al Louvre di Abu Dhabi; ma così non è stato, anzi per dirla tutta è sparito nel nulla. Secondo alcune indiscrezioni gli esperti del museo potrebbero aver mosso alcune perplessità sul restauro effettuato o, forse, ritenere opportuno intervenire di nuovo. Per ora resta in calendario l’arrivo della tavola a Parigi.

In Inghilterra, la Royal Collection della Corona britannica che possiede oltre 500 disegni dell’artista organizzerà diverse mostre di caratura internazionale. Ben 144 disegni del grande maestro saranno esposti in dodici mostre simultanee in diverse località del Regno Unito. Life in a Drawing, questo il titolo della rassegna,  vedrà esposti, in ognuna delle dodici sedi espositive, dodici disegni appositamente selezionati per offrire a chiunque visiterà le città prescelte una panoramica completa sulla versatilità e la poliedricità del genio leonardesco nei più disparati ambiti: architettura, musica, anatomia, ingegneria, cartografia, geologia e botanica.
Le mostre si terranno a Belfast (Ulster Museum), Birmingham (Museum and Art Gallery), Bristol (Museum and Art Gallery), Cardiff (National Museum), Derby (Museum and Art Gallery, Glasgow (Kelvingrove Art Gallery and Museum), Leeds (Art Gallery), Liverpool (Walker Art Gallery), Manchester (Art Gallery), Sheffield (Millennium Gallery), Southampton (City Art Gallery) e a Sunderland (Museums and Winter Gardens). Successivamente, dal 24 maggio al 13 ottobre  2019, alla Queen’s Gallery di Buckingham Palace,  verranno esposti 200 disegni. Sarà la più grande mostra dei lavori di Leonardo degli ultimi 65 anni. Da Londra, una selezione di 80 disegni traslocherà poi dal 22 novembre 2019 al 15 marzo 2020 nel palazzo di Holyroodhouse in Scozia.
La Royal Academy of Arts di Londra, invece, esporrà in maniera permanente una copia a grandezza naturale de L’Ultima cena al Burlington Gardens, quando riaprirà il 19 maggio 2019. L’opera, realizzata intorno al 1520 è attribuita a Giampietrino e Marco D’Oggiono, e forse, secondo lo studioso Pietro Marani con lo zampino di Boltraffio.
In Olanda il Museo Teylers di Haarlem ha già aperto le celebrazioni con una mostra sugli studi fisionomici leonardeschi che durerà fino  al prossimo 16 gennaio.
In Polonia il Museo Czartoryski di Cracovia, conta di poter concludere alcuni lavori di restauro per poter esporre  il celebre ritratto di Cecilia Gallerani (La dama con l’ermellino 1489-90), Il dipinto è temporaneamente esposto al Museo Nazionale della stessa città.

La genialità di Leonardo toccherà anche i paesi scandinavi.
In Norvegia, nella città di Stavanger, grazie alla collaborazione tra il VID Specialized University e il Museo di Leonardo e Archimede di Siracusa nel corso del primo semestre del 2020 verrà allestita, in sinergia con la  Niccolai Teknoart di Firenze, una mostra dal titolo Da Archimede a Leonardo acqua fonte di vita. L’evento sarà preceduto nell’autunno del 2019 da un convegno internazionale incentrato sullo stesso tema.

Il 2019 non vedrà solo mostre o convegni, la ricorrenza dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci rappresenta un’occasione troppo importante perché possa sfuggire alle produzioni cinematografiche e televisive.
Cominciamo con Inside Leonardo (Tit. provv.), il film d’arte dedicato al genio toscano che sarà interpretato da Luca Argentero. Niente scenografie di cartone, nessuna finzione. In Essere Leonardo da Vinci, film che l’attore e regista Massimiliano Finazzer Flory ha dedicato al grande genio universale, tutto sarà rigorosamente autentico. Dalla lingua rinascimentale parlata dal protagonista (cui dà corpo lo stesso Finazzer Flory) ai set: la casa natale, a Vinci; il castello di Clos-Lucé ad Amboise; la tenuta (vigna) di Milano con la quale Ludovico omaggiò Leonardo. La sceneggiatura del film sarà presentata in anteprima la prossima primavera in versione teatrale al Piccolo Teatro di Milano.
A questo appuntamento non poteva mancare la Rai, che ha già messo in cantiere Leonardo, una serie in otto parti realizzata in collaborazione France Televisions.
Per concludere, è recente la notizia che John Logan, autore di Genius e Skyfall, ha firmato per la realizzazione di una sceneggiatura incentrata sul libro Leonardo da Vinci scritto da Walter IsaacsonLeonardo Di Caprio, oltre ad interpretare Leonardo Da Vinci, sarà anche uno dei produttori del lungometraggio.

Volendo trarre delle conclusioni, possiamo affermare che con le celebrazioni del 2019 si renderà omaggio ad un ingegno quanto mai attuale, le inesauribili intuizioni che animarono e definirono la sua attività, le continue e costanti proiezioni oltre i limiti della sua contemporaneità, possono essere intese come elementi che vanno al di là delle semplici coordinate spaziali e temporali  (Italia-Francia, XV-XVI secolo) in cui operò, per assurgere a modello di un genialità, che proprio nel suo essere squisitamente umana e quindi fallace, ci fa percepire, l’uomo Leonardo da Vinci, più che l’artista, intimamente vicino.

Cronologia Leonardo Da Vinci[

  • 1452 Nasce il 15 Aprile ad Anchiano, frazione di Vinci, piccolo paese vicino Firenze, figlio illegittimo del Notaio Ser Piero e Caterina, donna di umili origini.
  • 1466 Si trasferisce a Firenze con il padre.
  • 1469 Entra come apprendista nella bottega dell’illustre pittore Verrocchio.
  • 1471 Collabora alla realizzazione dell’angelo sulla sinistra, nel dipinto “Il Battesimo di Cristo” del Verrocchio.
  • 1472 E’ iscritto alla Compagnia dei pittori di San Luca, inizia la sua carriera artistica autonoma.
  • 1481 Lavora alla pala d’altare “Adorazione dei Magi”, presso la Chiesa di San Donato a Scopeto, lavoro che resterà incompiuto.
  • 1482 Viene assunto presso la Signoria di Milano dal Duca Ludovico il Moro. Si impegna in studi di ingegneria e architettura, dipinge e disegna.
  • 1489 Studia per la  realizzazione del monumentale “Statua  equestre”. Viene realizzato solo il modello in cotto, poi distrutto dai francesi con l’invasione di Milano nel 1499.
  • 1490 Realizza il ritratto di Cecilia Gallerani, amante di Ludovico il Moro, noto come ”La Dama con l’ermellino”.
  • 1490-1497 Lavora alla pittura su muro “L’ultima cena”, con una tecnica di affresco particolare. L’opera si deteriorerà già dopo pochi anni.
  • 1503 Mentre si trova a Firenze inizia il dipinto “la Gioconda”. La Signoria lo incarica di realizzare l’affresco “La Battaglia di Anghiari”, di cui ad oggi non ne rimane traccia apparente.  Approfondisce gli studi di anatomia e sul volo.
  • 1513 Si trasferisce a Roma presso il Vaticano a servizio di Giuliano dei Medici.
  • 1516 Viene invitato in Francia dal re Francesco I, alloggiando presso il Castello di Amboise.
  • 1519 Muore ad Amboise il 2 Maggio, lasciando i manoscritti al discepolo Francesco Melzi, ed i dipinti all’altro discepolo Salaì.

(Fonte: National Geographic Italia)